Giornate Europee del Patrimonio 2018

12/09/2018

Archivio di Stato di Catanzaro e Sezione di Lamezia terme

Frammenti di guerra“Frammenti di guerra” è il titolo della mostra documentaria che l’Archivio di Stato di Catanzaro ha curato in previsione delle aperture straordinarie, organizzate per le Giornate Europee del Patrimonio che, nella loro edizione 2018, sono dedicate al tema de “L’Arte di condividere”, per ribadire ancora una volta l’esigenza della partecipazione attiva al patrimonio culturale, alla diffusione della sua conoscenza ed all’acquisizione di responsabilità nella “tradizione”, cioè nella trasmissione e nella consegna di esso alle nuove generazioni.

Questo evento vede il ruolo preminente della raccolta fotografica che, comunque, rappresenta gran parte dell’archivio donato all’Istituto dagli eredi del Generale Armando Armani.

La  raccolta, arricchita da un diario, dona una rappresentazione diretta e molto intensa dei luoghi dove si combattè la Grande guerra, delle vicende dei soldati che vi parteciparono.  

La mostra, allestita nella Sala studio dell’Istituto, sarà aperta al pubblico sabato 22 e domenica 23 settembre dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00. 

                                                                                                                                                                                                     La dipendente Sezione di Archivio di Stato di Lamezia Terme ha organizzato                                      la Mostra documentaria: Emigrati ed immigrati, una vita difficile.“Emigrati e immigrati, una vita difficile. Vicende processuali” che si prefigge lo scopo di offrire un utile contributo alla comprensione delle problematiche del fenomeno migratorio verificatosi dalla fine dell’ottocento agli inizi del novecento.

L’evento inizierà sabato 22 settembre, alle ore 17.00 presso Teatrop di Lamezia terme, con un Tavolo culturale che vedrà la partecipazione di don Giacomo Panizza della Comunità Progetto Sud, e dello storico e antropologo dott. Francesco Carravetta.